immagine di un pacco di pop corn e sotto la scritta "rissa"

Racconto umoristico: “Capodanno a puttane” (puntata 9 di 11)

immagine di un pacco di pop corn e sotto la scritta "rissa"E d’improvviso. Rissa!
Dio grazie!
L’apice della serata!
Urla (non udibili).
Minacce (non udibili).
Bestemmie (udibili… non so perché, ma quelle si sentono sempre!).
Spintoni (visibili).
Manate (visibili).

Il G5 osserva le degenerazioni dei soliti black block.
Pubblico non pagante.
Bicchiere in mano.
Cannuccia alla bocca.
Dove sono i pop corn?!?

I duellanti?
Uno, italiano.
L’altro arabo (presumibilmente).
Per qualcuno bisogna fare il tifo. Dopo aver letto Pennac, non posso far altro che sostenere i Ben Tayeb.
Calderoli disapprova.

– Dagliene secche!

– Ammazzalo!

Intorno ai due, una folla oceanica.
La folla oceanica si apre , creano un corridoio. Evidentemente trattavasi di Mar Rosso e non di oceano.
Intorno ai due, una folla marrossiana.
La folla marrossiana si apre e fa spuntare un Mosè buttafuori dalle spalle larghe quanto un platano secolare.
Delusione marina.

E ora?
Guardiamo i bicchieri.
Un ultimo sorso.
Guardo l’orologio. Rapido calcolo matematico.
Mezzora per finire un bicchiere di succo.
Cinquanta minuti per procurarmelo.
Un’ora e venti per bere.

Mi chiedo come sia possibile anche solo andare al gabinetto in una giornata di sole ventiquattro ore.

… continua…

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