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Racconto umoristico: “2040” (puntata 1 di 6)

ritardo“Non te la darà nemmeno nel 2040”
… certo … certo … intanto ha accettato di uscire con me … tempo di portarla fuori stasera e concludo!
Ora mi guardi col tuo sorrisetto beffardo, saputello, ma domattina se ne riparla!

Sono qui che aspetto, davanti al ristorante, e già pregusto il giorno dopo. Arrivo al quartiere Gamona tra due ali di folla festante. Gente con i cartelloni “6 tutti noi”, “l’hai punita!”, “grande!”, “ed è già il 2040!”, “abbiamo sempre creduto in te”. Autografi. Acclamazioni. Cori. Foto. Telecamere. Giornalisti.
Sono qui che aspetto, davanti al ristorante, e mi rimprovero di non aver ancora imparato che le 20 e 30 per una donna sono le 21.
Sono qui che aspetto, davanti al ristorante, e mi rimprovero di non aver ancora imparato che le donne non vanno aspettate … vanno fatte aspettare.
Sono qui che aspetto, davanti al ristorante, ma, per certi versi, sono contento che sia in ritardo.
È in ritardo per farsi bella.
Per me.
È in ritardo per farsi bella per me.
Mi immagino la scena. Lei. Lo specchio. Il rossetto rosso. Lo passa sulle labbra.
Mi immagino la scena. Lei. Lo specchio. Il rossetto rosso. Passa in macchina.
No … non me lo sto immaginando. È lei.
Passa in macchina. Accosta. Si guarda nel retrovisore.
Lei. Lo specchietto. Il rossetto rosso. Proprio come me lo immaginavo.
Accosta. Mi dice qualcosa. Leggo il labiale.
Lei. Il rossetto rosso.
Non mi sta dicendo “parcheggio ed arrivo”. Che era come me lo immaginavo.
Mi sta dicendo “ma nemmeno nel 2040!”. Che non era come me lo mi immaginavo.
Riparte.
Sgassando.
Sul lunotto appannato si legge distintamente, scritto col dito, “PUPPA!!!”
Bastarda!

Immaginate lo spirito con cui il giorno dopo mi presento a lavoro.
Immaginate lo spirito con cui la sera del giorno dopo mi presento alla cena di lavoro.
Immaginate lo spirito con cui il giorno dopo mi sorbisco Andrea (sia a lavoro, sia alla cena di lavoro) guardarmi col suo sorrisetto beffardo, saputello, avvicinarsi, abbassare la voce, parlarmi nell’orecchio, “io te l’avevo detto … non te la darà nemmeno nel 2040”.

… continua…

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