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Racconto umoristico: “Supereroe di quartiere” (puntata 3 di 8)

supereroeInfatti buona parte della segnaletica orizzontale del quartiere è opera sua. 
Secondo molti, prima del supereroe non esisteva nel quartiere segnaletica orizzontale. Esisteva solo mero anarchico asfalto nero. 
Secondo alcuni, prima del supereroe non esistevano nel quartiere neppure le strade asfaltate. Le ha asfaltate lui! 
Secondo altri, prima del supereroe non esisteva neppure il quartiere. Lo ha edificato lui! Da solo! Un mattone dopo l’altro!
Secondo altri ancora, e questa è la corrente di pensiero che preferisco, prima del supereroe non esisteva neppure l’universo. Lo ha creato lui!

Corrente di pensiero, quest’ultima, per certi versi blasfema, ma sicuramente affascinante e che porta con sé interessanti, quanto spinose, questioni di carattere teologico: se il supereroe di quartiere ha creato l’universo, il supereroe di quartiere è Dio? In caso contrario, Dio ha creato il supereroe di quartiere o il supereroe di quartiere ha creato Dio? 

Tutte domande ancora senza risposta, ma che chi ha conosciuto il supereroe non può fare a meno di porsi. Per questo scomuniche piovono e pioveranno in questo quartiere già abbondantemente abbandonato da chiesa e Dio. “Cristo si è fermato a Eboli” scriveva Carlo Levi. “E non ha mai nemmeno preso in considerazione di passare dal quartiere Gamona”, aggiungerei io. Il quartiere Gamona è, fino a prova contraria, l’unico quartiere evitato anche da preti latori di benedizioni e testimoni di Geova in cerca di conversioni. Quindi, per certi versi, un’oasi di pace. Non fosse che la gente sbraita dalla mattina alla sera e, dovendola proprio catalogare come oasi, la catalogherei più come un’oasi di spaccio e prostituzione.

E il supereroe di quartiere su questo può farci poco. Salvo disapprovare, denunciare, scrivere ai giornali (in un italiano claudicante, con verbi avere orfani di acca, congiuntivi dati per dispersi e condizionali sparati a salve), urlare, imprecare. Tutte cose che fa con molta abnegazione. Soprattutto quest’ultima. Imprecare. Impreca ininterrottamente. Anche nel sonno. Rischiando apnee notturne. Per questo il supereroe di quartiere è conosciuto, apprezzato e ammirato anche oltre le colonne d’Ercole gamoniane.  Proverbiale il suo caratteristico ‘urlo di battaglia’: maremmaimpestataladra!

Ma questo è un altro discorso … che dicevo? Ah sì … buona parte della segnaletica orizzontale è veramente opera sua. Posteggi per macchine, motorini, ambulanze, tricicli (secondo alcune interpretazioni si tratta di una forma di educazione civica per tirar su giovani supereroi fin dalla tenera età). E poi strisce continue, strisce tratteggiate, stop, precedenze, caricoscarico. Caricoscarico non si sa di cosa, non essendoci nel quartiere nessuna attività commerciale, esclusa la nostra, che però faccio fatica a considerare “attività commerciale”. O anche solo “attività”. Posso assicurare che non ci è mai servito il caricoscarico. Lavoro qui da anni, alla Toronto Porcellane, e non ho ancora visto una porcellana che non sia la tazza del cesso. Secondo alcune interpretazioni il supereroe di quartiere avrebbe ideato il caricoscarico per far scaricare la spesa alle madri di famiglia, idea, per altro, non male, devo dire (ammesso e non concesso che effettivamente sia questa l’idea del supereroe, ammesso e non concesso che ci sia una idea alla base delle azioni del supereroe).

… continua…

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